Soltanto il 20% delle persone ripone fiducia negli altri

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Secondo l’ultimo rapporto Istat sul benessere equo e sostenibile, solo una persona su cinque ripone fiducia negli altri.

I rapporti sociali che vengono intrattenuti con le altre persone e la rete sociale nella quale si è inseriti influiscono pesantemente sul benessere psicofisico dell’individuo, e rappresentano una specie di investimento che può migliorare e rafforzare gli effetti del capitale umano.

Tutto ciò è contenuto nella quinta edizione del rapporto Bes dell’Istat.

Il rapporto descrive uno spaccato dei principali fenomeni dell’economia, dell’ambiente e dei fenomeni sociali che caratterizzano il nostro paese, grazie all’attenta analisi di indicatori che rappresentano siano gli aspetti che hanno un impatto sul benessere del singolo sia in quelli che riguardano il benessere della collettività.

I 12 indicatori mappano quindi:

  1. salute
  2. istruzione e formazione
  3. lavoro
  4. benessere economico
  5. relazioni sociali
  6. politica e istituzioni
  7. sicurezza
  8. benessere soggettivo
  9. paesaggio e patrimonio culturale
  10. ambiente
  11. ricerca e innovazione
  12. qualità dei servizi

Secondo il rapporto dell’Istat, la dinamica delle relazioni sociali in Italia è abbastanza stabile e non si evidenziano differenze rispetto al passato nel finanziamento alle associazioni, attività di volontariato e partecipazione sociale.

Nonostante ciò è molto bassa la fiducia negli altri, e diminuiscono le persone soddisfatte delle proprie relazioni familiari e nell’ambito delle amicizie.

Negli ultimi 12 mesi sono peggiorati al sud i parametri che misurano la partecipazione sociale e il volontariato, mentre risultano migliorate le relazioni verso familiari e amici.

Al nord e nel centro Italia la situazione è invece invertita: migliorano le relazioni verso parenti e amici e peggiora la partecipazione sociale.

Si registra infine una diffusa diminuzione, molto significativa, per la partecipazione civica e politica, e si assottigliano sempre di più gli italiani che parlano di politica (dal 41,3% al 36,7%) o che si informano sulla politica almeno una volta a settimana (62,2% verso il 58,2% dell’ultima rilevazione).

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