La dieta per la salute di ossa e articolazioni

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Non esiste né un elisir di lunga vita né di eterna giovinezza, ma se c’è qualcosa che può migliorare le nostre prestazioni fisiche e mentali e può farci vivere bene e a lungo, è l’alimentazione.

Per quanto riguarda l’apparato osseo è possibile rinforzarlo seguendo delle diete apposite a base di calcio e vitamina D.

Eliminare, quindi, tutti gli alimenti che contengono tossine dannose per la salute o che rallentano il processo di rigenerazione delle cellule.

Una dieta a base di calcio favorirà il corretto funzionamento delle articolazioni e dei muscoli e la vitamina D aiuterà a formare il collagene che servirà a migliorare le cartilagini.

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Di seguito la migliore dieta per la salute di ossa e articolazioni.

Calcio per articolazioni e ossa

Il calcio viene spesso sottovalutato ed escluso dalle diete.

In realtà, il fabbisogno giornaliero di calcio è stimato intorno a 800-1000 mg al giorno a seconda dell’età e del peso di una persona.

Una dieta povera di calcio espone il corpo a malattie come osteoporosi o altre patologie riguardanti lo scheletro.

Latte e derivati risultano perfetti per assimilare grandi quantità di calcio, ma bisogna fare comunque attenzione al suo consumo date le quantità di fosforo al loro interno.

Consigliati i formaggi a media e lunga stagionatura come grana, provolone e fontina.

I formaggi freschi invece hanno una percentuale di calcio dimezzata rispetto agli altri ma comunque ottima per una dieta a base di calcio.

Per quanto riguarda le verdure, va bene consumare rucola, broccoli, fagioli, verza, rape o anche gli spinaci.

Tutti questi alimenti contengono dai 100 ai 300 mg di calcio.

Come pesce, degni di nota solo il pesce azzurro e i gamberetti, anch’essi contenenti dai 100 ai 300 mg di calcio.

Vitamina D per articolazioni e ossa

La vitamina D è essenziale per il corretto funzionamento di ossa, denti e cartilagine e serve anche per regolare l’attività dell’intestino e far assorbire al meglio calcio e fosforo.

La mancanza della suddetta vitamina può portare a malformazioni ossee, dolori muscolari e intercostali o semplicemente si rischia di far diventare le ossa più fragili.

Il fabbisogno giornaliero per un uomo va da 1 a 10 mg, mentre per le donne da 1 a 15 mg, con l’avanzare dell’età bisogna eventualmente ridurre le dosi di vitamina D.

Risulta essere ottima per le donne in gravidanza grazie alla sua funzione regolatrice dell’intestino.

Oltre ad assumerla tramite cibo, la vitamina D può essere prodotta con l’esposizione ai raggi solari.

Il pesce è l’alimento che contiene più vitamina D con salmone e tonno che ne contengono una quantità elevata.

Esiste anche un integratore di vitamina D assolutamente naturale: l’olio di fegato di merluzzo.

Se lo si usa costantemente, una volta superato l’odore e il sapore iniziale, vi accorgerete quasi subito dei miglioramenti.

Alta concentrazione anche di vitamina A e omega-3.

Per chi non fosse amante del pesce, può ricorrere a funghi e tuorli d’uovo con una più che discreta quantità di vitamina D.

Cereali e fiocchi d’avena che di per se contengono basse quantità di vitamina D, se associati ad un altro alimento con la stessa vitamina come il latte, sono in grado di farla aumentare.

Infine per assumere la vitamina sotto forma di bevanda, è consigliato il succo d’arancia.

Cibi da evitare per articolazioni e ossa

Oltre ad assumere la vitamina D è importante anche evitare alimenti che possono compromettere il naturale sviluppo o rinforzo delle ossa.

Assolutamente da evitare i cibi ricchi di sale; infatti il sodio contribuisce a eliminare il calcio tramite le urine.

Stessa cosa nel caso in cui si assumono troppe proteine dato che sono in grado di far assorbire il calcio dall’intestino e quindi espellerlo sempre tramite urine.

Per quanto riguarda le verdure e i legumi, l’uso sconsiderato può portare ad un anormale assorbimento del minerale nell’intestino, così come un consumo eccessivo di caffeina.

Sempre dannoso, ma stavolta al contrario, l’alcool limita l’assorbimento nell’intestino di calcio e vitamine. E’ consigliato eliminarlo dalla dieta.

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