Profumi di nicchia, il potere dell’olfatto

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L’olfatto è uno dei sensi fondamentali per l’essere umano, grazie alla percezione degli odori si riesce ad avvertire la presenza di qualcun altro nelle vicinanze e addirittura ad identificare la persona in questione. Il profumo di un individuo, infatti, è in grado di contraddistinguerlo e far si che rimanga impresso nella mente, come un’impronta indelebile. Non è un caso, dunque, che in anni recenti la commercializzazione massiva di fragranze abbia ceduto il passo ai profumi di nicchia, essenze uniche prodotte in un numero notevolmente ridotto di pezzi, destinate a chi davvero intende fare del profumo l’essenza di sé.

Unico nel suo genere, pieno di fuoco, espressione di un’artigianalità che ha origini antiche, il profumiere è un vero e proprio artista, un alchimista dell’olfatto in grado di tradurre emozioni e suggestioni, e trasformarle in sensazioni tangibili. Queste essenze pregiate sono composte unicamente da materie prime ricercate, uniche e preziose, distillate in modo artigianale, nel rispetto dell’antica arte della profumeria.

Il profumiere della Regina

I profumieri sono sempre stati considerati dei veri e propri maestri, esponenti di quella che è sempre stata identificata come una vera e propria espressione artistica. Non ci dimentichiamo che l’igiene quotidiana è entrata nella vita della gente da poco più di due secoli, e che prima di questo tempo la detersione con l’acqua veniva considerata pericolosa, perché portatrice di malattie. Per mascherare gli odori, dunque, non rimaneva altro che fare uso di massicce dosi di profumo, e infatti le corti più sfarzose d’Europa erano frequentate da alcuni dei maestri profumieri più illustri del momento, che deliziavano i sovrani e i cortigiani con le loro fragranze dolci, audaci e preziose.

Uno degli alchimisti dell’olfatto più famosi della storia è stato Jean Louis Fargeon, il profumiere della Regina Maria Antonietta, la sovrana ghigliottinata durante la Rivoluzione. La specialità di Fargeon erano i guanti profumati, un accessorio molto in voga nella Francia del XVIII secolo. Questi guanti venivano confezionati con essenze come rosa, fiori d’arancio o gelsomino, ed erano appannaggio di una clientela esclusiva ed esigente, legata più che altro alla nobiltà. Fu proprio con un paio dei suoi preziosi guanti profumati che egli riuscì a fare breccia nel cuore della sovrana, che si innamorò letteralmente dell’essenza che contraddistingueva i guanti con i quali egli si presentò a Versailles, per proporre i suoi servigi.

I maestri del profumo

Dai tempi di Maria Antonietta le cose non sono cambiate, i Nasi che ai giorni nostri danno vita ai profumi di nicchia sono ancora considerati dei veri e propri artisti, maestri indiscussi dell’arte della profumeria, in grado di cogliere emozioni e suggestioni. Gli ingredienti che compongono queste essenze così esclusive e pregiate, vengono da ogni parte del mondo, e sono distillati secondo i dettami di quest’arte sublime.

I profumi di nicchia non sono schiavi delle logiche del mercato, e vengono prodotti in un numero ridotto rispetto a quelli che solitamente si trovano nei negozi. I profumi di nicchia sono destinati ad un pubblico di veri intenditori, persone che hanno come obiettivo quello di distinguersi e lasciare che il profumo sia la rappresentazione di sé e del proprio temperamento.

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